RAZZE DI GATTI

Siamese

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Descrizione

Il padrone ideale per un Siamese è colui che ama i gatti che non accettano compromessi e apprezza la spiccata e inimitabile personalità di questa razza; non se ne separerà mai e gli dedicherà molto tempo e molta pazienza. Le sue nobili origini lo rendono il meno randagio dei gatti, mentre il suo mantello, che sfuma nei point più scuri, lo rende misterioso e intrigante al primo sguardo. Ecco perché chi sceglie un Siamese di solito non si accontenta di un gatto qualsiasi, di un gatto nostrano raccolto per strada; vuole invece vedere nel suo amico qualcosa di veramente unico, un animale la cui bellezza ed eleganza non abbiano paragoni né rivali. Il Siamese, infatti, è un gatto splendido e molto particolare che fa pensare a luoghi esotici come quello da cui provengono i suoi antenati.

ORIGINI
Sono state formulate diverse ipotesi sugli antenati del gatto Siamese, ma la questione è ancora senza una risposta definitiva. Di certo questa razza ha origini orientali: i più antichi esemplari di cui si hanno notizie erano allevati dai re del Siam (l’attuale Thailandia) nella capitale Ayuthia, fondata nel 1350 e distrutta nel 1767 dai Birmani. La prima testimonianza è contenuta nel libro dei Poemi del gatto, oggi gelosamente custodito nella biblioteca nazionale di Bangkok, dal quale si può dedurre l’esistenza di esemplari di Siamese già nel XV secolo. In Europa i primi gatti Siamesi furono esposti alla mostra felina di Londra nel 1871, e nel 1884 il console inglese a Bangkok, Owen Gould, regalò a sua sorella una coppia di Siamesi, Pho e Mia. Nonostante fossero stati definiti “gatti da incubo” dagli europei e nonostante i seri problemi causati dal clima britannico e dagli accoppiamenti tra consanguinei, motivo di alterazioni genetiche, la loro diffusione aumentò progressivamente fino al riconoscimento ufficiale come razza, avvenuto in Gran Bretagna, nel 1936.

CARATTERE
Le caratteristiche principali del Siamese, che spesso corrispondono ai gusti di chi lo sceglie come compagno, sono la forte personalità e il carattere particolarmente attivo e allegro, ma anche affettuoso e fedele. Dotato di temperamento spiccato, a volte un po’ nervoso e comunque poco paziente, di solito instaura un legame fortemente affettivo con tutta la famiglia, distinguendo tra i diversi membri: a volte manifesta anche con la gelosia la preferenza per uno dei familiari, dedicandogli fin troppe attenzioni. In tal caso, può assumere un atteggiamento quasi canino, arrivando a “difendere” il suo prediletto, prima ancora della casa e del territorio. Per il suo carattere e il suo nervosismo il Siamese richiede pazienza e rispetto da parte di chi lo alleva, pena il dover assaggiare le sue affilatissime unghie… Non si è mai conosciuto un Siamese che fosse paziente, anzi, si può dire che questi gatti sono impazienti per natura e vogliono sapere e avere tutto e subito, altrimenti smaniano in modo a volte persino teatrale. In compenso, l’amore per il padrone lo porta a spostarsi con lui ovunque, sopportando di buon grado anche i viaggi in auto. Alcuni, se abituati per tempo (e se necessario), possono addirittura accettare volentieri il guinzaglio, se questo è l’unico modo per passeggiare in un bel giardino dove appagare l’innata curiosità. Pur essendo coraggioso, il Siamese è poco socievole con gli estranei e ama l’intimità. Chi lo possiede apprezzerà ben presto la sua compagnia: questo gatto sa fare veri e propri “discorsi”, modulando la voce e seguendo il padrone durante le attività domestiche. Insomma, anche se invadente e ipersensibile, il gatto Siamese alla fine si adatta meglio di molti altri alla convivenza in famiglia, tant’è vero che il suo ambiente ideale può essere un appartamento abitato da molte persone: in questo caso sarà capace di stabilire rapporti diversi con ciascun familiare.

MORFOLOGIA
Quando si parla di razze feline e di forme ideali tutto è più complicato di quanto non appaia al primo sguardo. Esistono infatti due tipi di Siamese. Il primo è il Siamese orientale (da non confondere con il gatto Orientale), che ha la testa triangolare, con la canna nasale lunga e dritta come una tavoletta, le orecchie a base larga terminanti a punta e attaccate basse in modo che la punta sia il più possibile allineata con la sommità del cranio. Ha, infine, gli occhi blu a mandorla inclinati verso il naso. Il Siamese tradizionale, chiamato anche Thai o, negli USA “apple face”, ha invece la testa meno allungata, più simile a quella del gatto europeo, e anche il corpo è meno slanciato. Quest’ultimo è del resto il Siamese che tutti conoscevamo prima che l’accentuata selezione degli allevatori portasse agli slanciatissimi esemplari attuali. La coda è lunga e sottile e termina a punta. La curvatura (o nodo) finale è un difetto di origine genetica che non causa però alcun inconveniente al soggetto tranne impedirgli l’accesso alle esposizioni feline. Il corpo è di taglia media (altezza al garrese 30 centimetri, peso tre chili circa) ma molto longilineo, le spalle non devono essere più larghe dei fianchi e gli arti posteriori sono, tipicamente, un po’ più lunghi di quelli anteriori: tale caratteristica rende il Siamese particolarmente elegante e fascinoso nelle forme, e inconfondibilmente raffinato nelle movenze.

MANTELLO
Il pelo è cortissimo, sottile, lucido, compatto e liscio. La sua caratteristica essenziale consiste nella colorazione più scura che compare all’estremità delle zampe, del muso, delle orecchie e della coda (point). I Siamesi possono avere questi point di tanti colori diversi e, su questa base, si riconoscono molte varietà di Siamese: chocolate point (cioccolata al latte), blu point, red point, lilac point, seal point, cream point… eccetera; esistono anche dei Siamesi tabby point, vale a dire con i point tigrati. Quindi la caratteristica principale del Siamese non è il colore in sé, ma il fatto di avere i point, cioè la mascherina, le orecchie, l’estremità delle zampe e la coda di un colore più scuro di quello del mantello. Il contrasto tra il colore dei point e quello del corpo deve essere netto. Una colorazione del corpo più marcata è ammessa nei gatti anziani; il colore dei point deve essere il più uniforme possibile. Il gene che produce il caratteristico colore del Siamese e gli occhi blu (chiamato gene himalayano) è recessivo e quindi può apparire solo se ereditato sia dal padre sia dalla madre. La pelle, come si può vedere sull’orlo palpebrale, sul naso, sulle labbra e sui polpastrelli, segue la colorazione dei point, tanto è vero che in caso di dubbio sul colore del gatto – per esempio tra Siamese seal point e Siamese chocolate point – si guardano i polpastrelli (più chiari nel chocolate). Attenzione: ricordate che alla nascita il Siamese si presenta a tinta unita chiara, e solo dopo dieci giorni compaiono le tipiche parti più scure che si completano e si definiscono entro qualche mese.

CURE
Prima di portare a casa il micetto, bisogna aspettare che questi abbia compiuto almeno due o tre mesi, trascorsi in compagnia della mamma e dei fratellini: è la vera garanzia per avere un gatto adulto dal comportamento equilibrato e sano. Ricordate inoltre che, una volta a casa, i Siamesi avranno sempre bisogno di sfogare la loro vivacità con il gioco, con o senza la compagnia del padrone, che dovrà quindi sopportare con un pizzico di umorismo eventuali piccoli disastri. Poco adatti a chi ama la pigrizia e la calma tipica di altre razze, i Siamesi hanno assolutamente bisogno dell’attività fisica per mantenere asciutto e scattante il loro fisico longilineo e forte. Andranno comunque educati da subito con energia e con chiarezza, affinché imparino i loro limiti. Altrimenti il rischio è che il Siamese diventi il solo padrone della casa, esibendosi in fantastiche performance sportive, quali l’arrampicata sulle tende, il salto in lungo da mobile a mobile, il football con qualsiasi oggetto, meglio se delicato e rumoroso… Starà al proprietario limitare queste manifestazioni, in modo da far emergere soltanto gli aspetti positivi del suo nuovo compagno. Per educarlo è necessaria comunque molta pazienza e vanno evitate le maniere forti e brusche, che otterrebbero solo il risultato di innervosirlo di più. Le differenze fisiche e psicologiche tra i due sessi sono le stesse di tutti gli altri gatti: più grosso e irruente il maschio, che è anche più indipendente, più dolce e tranquilla la femmina. Anche gli inconvenienti sono abbastanza ben distribuiti. La femmina ha il ciclo estrale due o tre volte all’anno, a partire già dal quinto mese di vita, mentre il maschio può segnare il territorio con gocce di urina ed emettere forti richiami vocali. Il rimedio della sterilizzazione è possibile come per tutti i gatti, senza particolari inconvenienti. Per la scelta del cucciolo da portare a casa sarà molto utile il consiglio di un esperto che ne appuri la corretta morfologia, e la garanzia di un certificato che ne autentichi la provenienza.

Cod. EMS: SIA

Standard: AACE, ACF, ACFA, CCA, CFA, FIFé, GCCF, LOOF, SACC, TICA, WCF

Siamois, Siamkatze, Siamese, Siamés

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