RAZZE DI GATTI

Burmese

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Descrizione

Il Burmese è un felino unico nel suo genere: affettuoso, esuberante e senza paura, è il gatto ideale per coloro che desiderano un compagno da poter strapazzare di coccole (a mo’ di peluche), un amico devoto ma socievole con la famiglia e gli amici, e un compagno con cui poter viaggiare; ama, infatti, muoversi in auto o in treno e osservare rapito, attraverso i finestrini, i paesaggi che incontra. Non richiede molte cure, ma è fondamentale che il padrone ricambi il suo affetto dedicando un po’ di tempo al gioco e alle carezze.

ORIGINI
Le origini del Burmese sono molto antiche: il suo ritratto compare per la prima volta in un libro di poesie del Siam del periodo Ayudha (13501767), e una leggenda racconta che questo gatto è vissuto accanto ai monaci birmani, dai quali era considerato sacro. È merito di uno psichiatra della marina americana se il Burmese è tornato a far parlare di sé. Nel 1930, infatti, il dottor Joseph Thomphos camminando per le vie della città di Rangoon, capitale della Birmania, incontrò e s’innamorò di una bellissima gatta, di razza Tonkinese, dall’espressione dolce e dallo strano mantello marrone, che chiamò Wong Mau. Al momento di rientrare a San Francisco non riuscì a separarsene, e la portò con sé. Considerandola una Siamese “sbagliata” e confidando nella nascita di “veri Siamesi”, la fece accoppiare con un maschio della medesima razza. Il risultato fu del tutto sorprendente: nacquero quattro gattini, due Siamesi e due Tonkinesi. Con l’aiuto di alcuni genetisti scoprì che la madre e il padre erano portatori di due geni differenti. Predispose un programma di allevamento importando altri tre Tonkinesi dalla Birmania; li incrociò con dei Siamesi dotati di pedigree e dopo sei anni riuscì a dimostrare l’esistenza di una nuova razza felina: il Burmese, la cui morfologia è diversa sia da quella del Siamese sia da quella del Tonkinese. Nel 1936 fu fondato il Club del Burmese e, in quello stesso anno, la CFA riconobbe la razza nella varietà zibellino dal mantello marrone. In Europa i primi soggetti comparvero in Gran Bretagna nel 1947, dove furono create altre varietà di colore. Questi esemplari furono accettati in campionato solo nel 1953.

CARATTERE
Il Burmese d’oggi è diverso dai suoi progenitori perché è meno testardo e impetuoso, meno “miagoloso” ed emotivamente più stabile. Ripone molta fiducia nel compagno umano: lo considera come colui che gli procura il cibo e il calore di cui ha bisogno. Vive, per questo, a stretto contatto con il suo padrone che vede solo un po’ più grande, ma non diverso da se stesso. Di temperamento dolce e un poco timido, è sempre alla ricerca di attenzioni e lodi. Conduce una vita serena ed equilibrata che non gli impedisce di essere sempre attivo ed esuberante. È simpatico, giocherellone e curiosissimo: non gli si può assolutamente negare di ispezionare ogni angolo della casa perché possiede l’innata capacità di aprire le porte e i cassetti! Grazie al carattere socievole, non fatica a simpatizzare e giocare con bambini ed estranei, a condizione che questi ultimi suscitino in lui fiducia; sembra, infatti, capace di intuire le emozioni e l’indole delle persone che gli stanno di fronte. In ogni situazione, dimostra grandi capacità d’adattamento e un’acuta intelligenza. Non è insistente perché pare comprendere esattamente quello che gli è consentito fare, e per questo non induce quasi mai il padrone a rimproverarlo. Ama gli spazi aperti dove può vagare in solitudine; adora gli alberi su cui si arrampica con scatto rapido e, pur non essendo un grande cacciatore, si diverte a “fare la posta” a piccole prede. In genere gli esemplari maschi sono più dolci e comunicativi rispetto alle femmine che, raggiunta l’età adulta, diventano più riservate e prudenti a causa del loro istinto materno. Il Burmese miagola raramente: fa sentire il suo potente tono di voce solo durante il periodo degli amori.

MORFOLOGIA
Il Burmese è unico e non paragonabile a nessun altro gatto, soprattutto per l’espressione dolce e gentile del viso e degli occhi. La struttura corporea fa di lui un gatto forte e pesante. Ha un torace largo e possente, un’ossatura forte e una muscolatura ben sviluppata e tonica. Queste caratteristiche gli conferiscono un peso elevato rispetto alla taglia, che è di medie dimensioni. La coda, spessa alla base, si fa più assottigliata all’estremità che è rotonda e dritta. La testa è arrotondata e di media grandezza; il viso ha guance piene che si assottigliano dolcemente in un triangolo corto e smussato. Il naso presenta alla base un piccolo stop e il mento, visto di profilo, deve mostrare una forte mascella inferiore. Le orecchie, ben distanziate tra di loro, sono inclinate in avanti, hanno grandezza media, sono aperte alla base e arrotondate in punta; il retro delle orecchie è caratterizzato da pelo corto e rado. Il collo è corto e ben sviluppato. Gli occhi sono molto distanziati tra loro, rotondi e grandi; il loro colore può variare dal giallo all’oro intenso. Le zampe hanno lunghezza e ossatura media, sono proporzionate rispetto al corpo e sono sostenute da piedi arrotondati e di media dimensione. Il mantello è fitto, morbido e ben aderente al corpo; la tessitura è fine e lucida.
La cura del pelo
Il pelo del Burmese e` corto e molto fitto. Proprio per quest’ultima caratteristica e` necessario che venga mantenuto pulito il piu` possibile: e` consigliabile passare il mantello con un guanto inumidito di acqua e aceto e spazzolarlo almeno due volte la settimana.

MANTELLO
Il colore originale del pelo del Burmese è zibellino, dove il mantello è di color bruno, marrone caldo o nocciola scuro; l’interno delle zampe, il collo e il ventre si presentano più chiari; il tartufo e i cuscinetti sono bruni o neri. Sono, inoltre, state create e accettate differenti varietà di colore. Il blu sepia, dove il colore di base e` grigio argento chiaro, che si schiarisce sui fianchi, sul ventre e sul collo, mentre i cuscinetti e il tartufo sono grigi. Il sepia champagne, in cui il mantello e` un color cioccolato molto chiaro, quasi beige, con la maschera e la coda piu` scure e con il tartufo e i cuscinetti bruno chiaro o rosei. Il sepia platinum, dove il colore del mantello e` grigio argentato molto chiaro mischiato a beige o sabbia chiaro; il ventre e il collo sono piu` chiari, mentre la maschera e la coda leggermente piu` scuri; il tartufo e i cuscinetti sono di colore rosa o lavanda. Il rosso sepia, in cui il colore di base e` un rosso caldo tendente all’albicocca che si schiarisce sui fianchi e sul ventre; il tartufo e i cuscinetti sono rosa. Il crema sepia, in cui il mantello e` di colore beige, rosso, crema molto chiaro; la maschera e la coda sono leggermente piu` scuri, e il tartufo e i cuscinetti sono rosa. Il tortie sepia, in cui il colore di base e` una mescolanza di bruno e rosso, con il tartufo e i cuscinetti neri o rosa. Il blu cream sepia, in cui il colore del mantello e` un mix di blu e di crema, con il naso e i cuscinetti rosa o blu. In tutte le varieta`, la parte inferiore del corpo presenta una colorazione piu` chiara rispetto al dorso. Il mantello deve apparire uniforme, senza ombreggiature o striature; la loro presenza e` tollerata solo nei gattini e nei soggetti giovani, che tra l’altro hanno il mantello di tonalita` piu` chiara.

CURE
Il Burmese da adulto e` un gatto molto tranquillo e obbediente. Da piccolo, pero`, sembra avere l’innata capacita` di mettersi nei guai a causa della sua vivacita` e curiosita`. E` quindi opportuno perderlo raramente di vista e rimproverarlo quando e` necessario.

Cod. EMS: BUR

Standard: AACE, ACF, ACFA, CCA, CFA, FIFé, GCCF, LOOF, SACC, TICA, WCF

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