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Barboni
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Descrizione
Il Barbone è considerato il cane da compagnia per antonomasia. Di grande intelligenza, vivace e longevo, sembra costantemente in allerta ed ha un simpatico aspetto, caratterizzato dal pelo riccioluto e morbido.
Il Barbone: le origini
Il Barbone è una razza canina la cui origine è stata molto discussa: le due tesi più accreditate riconducono la sua provenienza alla Francia o alla Germania, anche se pare ormai assodato che il Barbone abbia origini francesi.
Secondo i francesi la razza discenderebbe da un cane da riporto, infaticabile e rustico cacciatore oggi estinto, chiamato “barbet“.
I tedeschi sostengono che la razza sia nata in Germania dall’unione tra i pastori della Turingia, progenitori del Pastore tedesco, e l’antico Pudel, che però pare essere lo stesso cane che sta all’origine del Barbet.
Nei tempi antichi, grazie al suo fiuto e alla sua predisposizione a stare in acqua, era impiegato nella caccia alle anatre come cane da riporto in acqua: il suo nome francese “caniche” deriverebbe infatti da “canard” (che significa appunto “anatra”) oppure da chien canne (cane da canna); in tedesco (“Pudel“) e in inglese (“poodle“) il nome deriva dall’arcaico tedesco “pudeln” che significa letteralmente “lanciarsi nell’acqua“.
L’iconografia ci mostra esemplari di Barbone a partire dal tardo Medioevo: esempi di Barboni non toelettati si possono trovare ai piedi della statua di San Martino nella cattedrale di Aix, in diversi quadri del Botticelli e del Pinturicchio. Diversi Autori del Sei e Settecento citano il “caniche” come cane da lavoro.
Durante le guerre Napoleoniche i Barboni furono molto utilizzati come cani-soldato che accompagnarono gli eserciti nelle campagne europee e la cosa si ripeté anche durante la seconda guerra mondiale, tanto che negli USA fu indetta una campagna per il reclutamento di quadrupedi per l’esercito; sul manifesto compariva proprio l’immagine di due Barboni.
Agli inizi dell’Ottocento, grazie alle loro eccezionali caratteristiche intellettive e di temperamento, molti Barboni iniziarono ad apparire nei circhi francesi. È proprio in questo periodo che furono creati dagli allevatori i primi esemplari grigi e albicocca.
Il Barbone è stato il principale animale da compagnia nel tardo XVIII secolo in Spagna, come mostrano i quadri di Goya; inoltre, durante il regno di Luigi XVI, il Barbone è stato ospitato nei palazzi reali, lanciando una sorta di moda seguita da tutta la nobiltà dell’epoca.
Il suo impiego nella caccia all’anatra e come cane da riporto in acqua era talmente diffuso che la sua toelettatura odierna (che molti riconducono a stravaganti canoni estetici) era concepita appositamente per facilitargli il lavoro nell’acqua: la tosatura del pelo nella parte posteriore del corpo serviva a lasciargli maggior libertà nel nuoto con gli arti posteriori, mentre il pelo veniva lasciato crescere abbondantemente nella parte anteriore per garantire copertura dal freddo e dal vento agli organi più importanti come i polmoni e il cuore e per proteggere il corpo dai graffi delle piante.
Contrariamente al suo utilizzo antico, il Barbone viene oggi posto nel IX gruppo della classificazione FCI (Federation cynologique internationale), cioè nella categoria dei cani da compagnia.
Il Barbone: aspetto
Secondo lo Standard il Barbone è un cane di medie proporzioni, col caratteristico pelo crespo, riccio o cordato. L’aspetto è di un animale intelligente, costantemente attento, attivo, armoniosamente costruito e che dà l’impressione d’eleganza e fierezza.
Il Barbone può presentarsi in quattro diverse taglie:
– grande mole va dai 45 ai 58 centimetri al garrese, con peso ideale intorno ai 22 kg;
– taglia media va dai 35 ai 45 centimetri al garrese, con peso ideale intorno ai 12 kg;
– nano va dai 28 ai 35 centimetri al garrese, con peso ideale intorno ai 7 kg;
– toy va dai 24 a 28 centimetri al garrese, con peso ideale intorno ai 4 kg;
I colori ammessi per il mantello sono nero, bianco, marrone, grigio, albicocca e rosso fulvo.
In Inghilterra e negli Stati Uniti, le taglie sono tre (Gigante, Miniatura e Toy), mentre oltre ai colori tradizionali si hanno anche il cream, il red ed il blue.
In alcune nazioni europee si vedono, a volte, Barboni pezzati, anche se lo Standard prevede solo colori “solidi”.
In Italia è ammesso l’accoppiamento solo tra soggetti della stessa taglia e colore, mentre in altre nazioni (specie USA ed Inghilterra) è ammesso l’accoppiamento tra colori diversi.
Una particolarità del Barbone è il pelo, che è riccio e soffice, non ha il sotto pelo e quindi non presenta periodi di muta. Ciò vuol dire che, nonostante il mantello continui a crescere costantemente, diventando molto lungo anche se arricciato e abbia bisogno di frequenti spazzolature, il Barbone non perde mai il pelo.
La testa è molto ben definita, rettilinea e proporzionata al tronco, con il cranio leggermente convesso e l’occipite pronunciato; la schiena è discendente, le orecchie devono essere piatte, allungate, pendenti e non appuntite, la coda breve e riccioluta.
Gli occhi sono a mandorla, leggermente obliqui e il colore è nero o marrone molto scuro negli esemplari dal pelo nero, grigio, bianco, albicocca o rosso, mentre può essere color ambra scuro negli esemplari marroni.
Lo stop non è netto, al contrario del tartufo che è molto ben distinto: esso è nero negli esemplari neri, grigi e bianchi, marrone nei soggetti marroni mentre può assumere diverse sfumature dal marrone al nero negli esemplari albicocca o rossi, ma in ogni caso si presenta sempre in armonia con il colore del mantello; le narici sono nettamente aperte.
I piedi sono proporzionalmente piccoli e ovali. Il ventre è moderatamente retratto.
La coda si attacca abbastanza in alto. Gli arti anteriori devono essere in perfetto appiombo, quelli posteriori in perfetto appiombo e ben angolati.
Il Barbone: carattere ed educazione
Il Barbone apprende molto velocemente, è vivace e gioioso, attento ed attivo, socievole e coccolone.
Ha una forte predisposizione a compiacere il proprietario, caratteristica che spiega la sua facilità nell’essere addestrato.
È un cane che va d’accordo con tutti, è gentile, amabile e giocherellone con i suoi simili, ma se è il caso sa farsi rispettare.
Con gli umani non è mai aggressivo (se ben cresciuto e socializzato).
In presenza di bambini o anziani è un cane che sa sempre come comportarsi e come farsi amare per il suo carattere adorabile.
È un cane equilibratissimo, sicuro di sé e di una solarità assoluta.
Il Barbone è e resta, almeno dentro di sé, un cane da caccia, quindi un atleta dalle energie infinite: sa essere sportivo e dinamico, correre, giocare, saltare, scapicollarsi, impazzire per la pallina e fare il pagliaccio, ma è uno dei pochi che capisce anche al volo quando è l’ora di piantarla.
Il Barbone è bravissimo in quasi tutte le discipline sportive: disc dog perché è agile, obedience perché è docilissimo e velocissimo ad apprendere, doggy dance perché è elegante ed ovviamente agility, dove però i giganti sono un po’ lenti rispetto ai pari taglia, mentre medi e nani possono competere con qualunque altra razza.
È poi superfluo ricordare che i Barboni possono fare qualsiasi sport acquatico perché sono nati per andare in acqua e sono nuotatori eccezionali.
La sua selezione come cane da compagnia l’ha reso, oltre che docilissimo, anche sensibilissimo agli umori umani: il Barbone ti invita a giocare quando si accorge che sei allegro e ti mette il muso sulle ginocchia quando sei triste.
Il Barbone soffre moltissimo la solitudine e la mancanza di attenzioni: cosa molto importante da tenere presente se si cerca un cane che possa passare molte ore da solo.
Il Barbone è dotato di intelligenza acuta e di una memoria eccezionale che gli permettono di risolvere spontaneamente qualsiasi difficoltà, anche se si presenta per la prima volta.
Grazie alla sua docilità e addestrabilità non vi creerà alcun problema per quanto riguarda la sua educazione, ma essendo molto intelligente e molto furbo è essenziale imporre una buona disciplina nei primi mesi di vita per evitare che diventi un cane dominante.
Il Barbone: salute ed alimentazione
L’aspettativa di vita cambia come sempre a seconda della taglia: i Barboni grandi e medi hanno una vita media fra gli 11,5 e i 12 anni. In uno studio inglese è emerso come la principale causa di morte sia il cancro (30% dei casi) seguito dalla vecchiaia (18%), dalla torsione dello stomaco (6%) e da malattie cardiache (5%).
I Barboni nani e toy hanno una vita media fra i 14 e i 15 anni, ma non sono rari barboncini arrivati anche a 20 anni.
Per queste taglie più piccole la principale causa di morte è la vecchiaia (25%) seguita da insufficienza renale (20%).
La cosa più importante per un animale di questa razza è avere le adeguate possibilità di svago: come già detto, il Barbone è un animale molto intelligente, vitale e vivace che tuttavia può “appiattirsi” sia sul piano fisico che psicologico se non trova nel suo habitat occasioni di svago e compagni di gioco.
L’aspetto da non trascurare nella cura del Barbone è la toelettatura: anche se non si ha intenzione di portarlo alle mostre canine, il suo pelo folto che si allunga incessantemente necessita di una cura particolare (meglio se da parte di un professionista in toelettatura di cani), da un minimo di due fino a un massimo di sei volte l’anno.
Oltre al taglio è opportuno spazzolarlo due o tre volte a settimana per evitare nodi che possono causare infezioni batteriche, trattenere a lungo l’umidità e provocare danni alla pelle.
Come molte altre razze con le orecchie cadenti, va prestata particolare attenzione alla pulizia di queste ultime, controllando che il pelo che le circonda rimanga pulito e morbido.
Anche la pulizia degli occhi è importante.
L’ispezione e la pulizia di occhi, orecchie e pelo devono essere condotte quotidianamente, specialmente dopo le uscite per le passeggiate.
È buona norma controllare spesso lo stato di pulizia dei denti, perché in questa razza si osserva una veloce formazione di placca, anche nei soggetti molto giovani, con compromissione della dentatura.
Nonostante sia un cane da compagnia e da appartamento per eccellenza, per la sua struttura fisica necessita di un costante esercizio fisico per poter conservare il bel portamento e la muscolatura forte tipica della sua struttura.
Inoltre il Barbone, soprattutto nelle taglie nano e toy, è un cane molto goloso, quindi bisogna fare attenzione all’alimentazione per evitare che ingrassi oltre misura.
SCHEDA TECNICA A CURA DI GIUNTI EDITORE:
ORIGINI
Gli antenati dell’odierno Barbone erano infaticabili cacciatori dall’aspetto rustico e dal carattere indomito: esso discende infatti dal Barbet, un cane da caccia in acqua. La selezione moderna si è invece orientata sulla creazione di un cane da compagnia, ottenendo una delle razze più amate e diffuse nel mondo. Nonostante questo, in quasi tutte le lingue il nome del cane fa ancora riferimento alla sua attitudine venatoria: per esempio, in francese si chiama Caniche, che deriva da canard, cioè “anatra”; in tedesco si chiama Pudel e in inglese Poodle, entrambi con il significato di “nuotatore”.
ASPETTO E CARATTERISTICHE
Tutte le quattro varietà di taglia (grande mole, media mole, nano e miniatura, detto comunemente toy) sono a loro volta suddivise in cinque sotto-varietà di colore: nero, bianco, grigio, marrone e albicocca. Lo standard comunque è uguale per tutti. L’aspetto generale è quello di un cane armonico, mediolineo, dal caratteristico pelo ricciuto; esiste anche una varietà cordata, ma è ormai rarissima. La testa è distinta, rettilinea, ben scolpita, proporzionata al tronco: non deve essere pesante né massiccia, ma neanche eccessivamente fine. Il collo, solido, porta fieramente alta la testa. Il corpo è ben proporzionato, con tronco leggermente più lungo dell’altezza. Gli arti sono in perfetto appiombo. La circonferenza toracica misurata dietro le spalle deve essere superiore all’altezza al garrese di almeno dieci centimetri. La coda, attaccata alta, viene tagliata a circa un terzo della lunghezza. È portata obliqua. L’andatura del Barbone è un’importante caratteristica di razza: leggera e saltellante, assomiglia a quella del cavallo arabo. Taglia: grande mole 45-60 cm; media mole 35-45 cm; nano 28-35 cm; miniatura al di sotto dei 28 cm (ideale 25-26 cm)
ATTITUDINI
È un cane dalla vivacità irrefrenabile, felice di vivere, curioso, allegro, simpatico e intelligente: è ritenuto addirittura il cane più intelligente del mondo. Certamente è il cane più felice di imparare cose nuove: non per niente è la razza più usata tra i cani da circo. Pur di compiacere il padrone è disposto a eseguire anche esercizi complicatissimi. Del suo passato di cacciatore gli è rimasta una grande passione per il riporto e per l’acqua: se lo portate a nuotare ne sarà felice.
SALUTE
L’unico punto debole sono le orecchie: se non si tengono sempre pulite vanno soggette a otiti. Per il resto è un cane robustissimo, e il più longevo in assoluto: la sua età media non è di 12, ma di 15 anni, spesso superati alla grande!
DOVE TENERLO
Per un cane da compagnia l’ambiente ideale è sempre la casa del padrone: ciò non toglie che il Barbone possa vivere in giardino, specie se di grande mole. I toy sono un po’ più delicati e spesso soffrono il freddo, quindi per loro la vita casalinga è quasi d’obbligo. Anche i cani che vivono fuori dovranno entrare in casa più frequentemente possibile, perché adorano la compagnia del padrone, senza la quale si intristiscono: se abbandonati a se stessi perdono l’allegra esuberanza che li rende tanto piacevoli, e possono diventare abbaioni e nevrotici.
NOTE
Se desiderate il Barbone come cane da compagnia, non c’è alcuna controindicazione: è un vero “cane per tutti”, adattissimo anche ai bambini. Se pensate di portarlo in esposizione, invece, ricordate che la toelettatura da show è estremamente complessa (e costosa, se viene affidata a un professionista).
FCI 172
Caniche, Pudel, Poodle
Nazionalità: Francia
Sezione: 2 Barboni
Varietà: a) Barboni grande mole; b) Barboni media mole; c) Barboni nani; d) Barboni miniatura o toy (tutte con sotto-varietà di colore bianco, marrone, nero, grigio, albicocca e rosso fulvo)
Adozioni speciali
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